L’Helicobacter Pylori (HP) è un batterio Gram negativo a forma di bastoncello con due-tre filamenti alle due estremità, che resiste all’acidità del succo gastrico.

Una volta presente all’interno dello stomaco, colonizza la mucosa gastrica e duodenale secernendo delle tossine che causano la sofferenza della mucosa stessa e le ulcerazioni.

Gli effetti dell’Helicobacter Pylori

Questo batterio, nella maggior parte dei casi asintomatico, rimane la prima causa di:

-          Dispepsia ulcerosa

-          Ulcera gastrica e duodenale

Essendo lungo pochissimi micron e dotato di microflagelli, l’Helicobacter Pylori, è in grado di muoversi e di annidarsi nel muco sovrastante la mucosa gastrica provocando una progressiva infiammazione delle pareti che, a lungo andare, può portare a:

-          Gastrite cronica con erosioni

-          Ulcere

-          Atrofia

Pur essendo un agente batterico a bassa infettività si è visto che la trasmissione da persona a persona può avvenire a contatto diretto per via orale con il passaggio di saliva.

Non provocando sintomi specifici, il batterio può vivere a lungo, anche anni, nel nostro stomaco senza manifestarsi: quando però le nostre difese immunitarie si abbassano per qualche ragione ecco che si possono avvertire:

-          Disturbi nella digestione con dolore

-          Nausea

-          Vomito.

La diagnosi presso i Laboratori del gruppo “Centro Analisi S. Lucia”

Per verificare la presenza dell’infezione da Helicobacter Pylori ci sono due metodiche molto precise:

-          La ricerca degli antigeni fecali di Helicobacter Pylori con metodologia immunochimica quantitativa.

L’Urea Breath Test (Test del Respiro). Ricerca dell’anidride carbonica radiomarcata nell’aria espirata dal paziente dopo 30 minuti dalla somministrazione di una fiala di Urea marcata con isotopo del carbonio non radioattivo (13C).